Baia di Ieranto
Baia di Ieranto.La
Baia di Ieranto è un'insenatura rocciosa tra
Punta Campanella e
Punta Penna,è la perla dell'Area Marina Protetta ed è raggiungibile solo a piedi .D'incontaminata bellezza,è tra i luoghi più suggestivi di
Massa Lubrense.
Cala di Mitigliano
Cala di Mitigliano.La
Cala di Mitigliano è un’ampia e amena baia dal mare cristallino; il fantastico panorama sull’isola di
Capri e
Punta Campanella rende questa baia di una bellezza incantevole. La baia è delimitata da rocce alte e a picco, anche la spiaggetta è contraddistinta dalla presenza di rocce e sassi di varia misura; sul lato destro, una costruzione a forma di torre circolare, utilizzata in passato per la produzione della calce, ricorda il tempo in cui la cava era attiva.
Lungo la costa si fa spazio una grotta circolare del diametro di circa 6 metri, su un fondale di circa 15 metri. La grotta, paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee, è accessibile solo in condizioni di mare calmo e bassa marea.
La
Cala di Mitigliano è raggiungibile a piedi o in auto dalla frazione di Termini. Imboccando da piazza Santa Croce via Campanella, dopo un primo tratto la strada si biforca: a destra via del Monte conduce al
Monte San Costanzo, a sinistra si va verso
Punta Campanella e, prima,
Cala di Mitigliano.
Punta Campanella
Punta Campanella.Una piacevole escursione a piedi è l’unico modo per raggiungere
Punta Campanella, attraverso un percorso di circa un’ora sul versante nord del Promontorium Minervae, che separa il golfo di
Napoli dal golfo di
Salerno. Il tratto rientra nel Sentiero di Athena, circuito ad anello che collega
Punta Campanella al
Monte San Costanzo.Da piazza Santa Croce a
Termini si imbocca via Campanella, dopo circa 400 metri al bivio si prosegue a destra verso l’antica via Minerva, una mulattiera greco-romana costruita nel IV sec. a.C. e ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano. Lungo la discesa, si trova sulla destra una deviazione per la
Cala di Mitigliano, un’insenatura con una spiaggetta in ciottoli con vista su Capri. Ma per
Punta Campanella si prosegue sempre dritto.
La vegetazione si fa via via più rada e si comincia a intravedere l’isola di
Capri, mentre sulla destra compare la Torre di Fossa di Papa; la strada si fa quindi più ripida e mostra un tappeto di asfalto che dal 1962 ricopre tratti ben conservati del pavimento romano.
Finalmente si vedono apparire la torre e il faro di
Punta Campanella: la torre, in tufo grigio, sorge sul sito che probabilmente ospitava nell’antichità un tempio dedicato ad Athena – Minerva, fondato dai greci ed ereditato poi dai romani. La presenza di un tempio è attestata dai ruderi archeologici tuttora visibili intorno alla torre.
La torre, nota anche come Torre Minerva, fu costruita su ordine di Roberto d’Angiò tra il 1334 e il 1335 e poi rifatta nel 1556 dopo la sua distruzione per mano dei Turchi. Situata in posizione strategica, la torre serviva per l’avvistamento dei pirati e faceva parte di un sistema di torri di guardia e di difesa costruito lungo tutta la costa e l’interno della Penisola Sorrentina. Su di essa veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo è probabilmente l’origine del nome di
Punta Campanella.Vista da qui,
Capri appare così vicina che sembra di poterla toccare.
Sul lato sinistro della torre, una discesa conduce con non poche difficoltà alla Grotta delle Sirene, a metà strada è scolpita un’epigrafe rupestre in lingua osca della prima metà del II sec. a. C., a dimostrazione della presenza di popolazioni italiche in una zona da sempre ritenuta occupata dai greci.
Crapolla
Fiordo di Crapolla.E'tra le insenature più suggestive della costa di
Massa Lubrense:oltre ad essere di grande interesse naturalistico,conserva tracce visibili di un passato ricco di storia.Dalla Piazza San Tommaso Apostolo di
Torca si imbocca via Nula e poi via Casalvecchio,dove comincia il sentiero per il fiordo.
Monte San Costanzo
Il
Monte San Costanzo è la collina più alta di
Massa Lubrense e si può facilmente raggiungere da
Termini a piedi, in auto o in moto. L’escursione a piedi rientra anche nel Sentiero di Athena, circuito ad anello che collega
Punta Campanella al
Monte San Costanzo.
Per raggiungerne la cima direttamente da
Termini, si imbocca da piazza Santa Croce via Campanella; al bivio si prosegue a sinistra in via del Monte, una strada a tornanti che risale la collina. Dalla prima curva di questa, inizia l’antico sentiero che interseca i tornanti fino in cima al
Monte San Costanzo.
Due sono le cime del monte: a sinistra, quella con la caratteristica chiesetta bianca dedicata a
San Costanzo; a destra, un’altra cima ospita una stazione radio per il controllo del traffico aereo. Tra le due cime, una piccola pineta offre una piacevole zona d’ombra e, per chi è giunto fino a questo punto a motore, la possibilità di parcheggiare.
Da questo punto, una scalea di pietra calcarea conduce in breve tempo alla chiesetta di
San Costanzo. A destra, una veduta dall’alto della
Baia di Ieranto; di fronte, i tre isolotti de
Li Galli.
Dalla sommità della cima di
San Costanzo il panorama si apre a 360 gradi su tutto il territorio di Massa Lubrense, il paesaggio si estende dal golfo di Napoli a quello di
Salerno, con l’imponente
Vesuvio, le isole di
Ischia e di
Procida. Facendo un giro attorno alla chiesetta lo si può ammirare tutto.
La chiesetta di
San Costanzo risale alla seconda metà del Cinquecento e fu fondata da alcune famiglie locali. Purtroppo, la chiesetta è quasi sempre chiusa al pubblico, fatta eccezione per la processione del 14 maggio, quando dalla piazzetta di
Termini centinaia di fedeli risalgono il
Monte San Costanzo per la Santa Messa. Nel mese di luglio, invece, la statua dorata del Santo viene riportata alla sua primitiva sede, la chiesa di Termini, tra le note della banda musicale e l’accensione di spettacolari fuochi pirotecnici.
Tornando indietro per la scalea e riattraversando la pineta, si raggiunge l’altra cima, detta anche Monte Croce, più alta della prima e anch’essa privilegiato punto panoramico, questa volta sul promontorio di
Punta Campanella e, sulla destra, sull’incantevole isola di
Capri.
Sentiero delle Sirenuse
Il Sentiero delle Sirenuse prende il suo nome dai tre isolotti
Li Galli,è da qui che le sirene tentarono
Ulisse con il loro canto ammaliatore.E'un paesaggistico percorso ad anello che permette di attraversare il versante meridionale della
Penisola Sorrentina godendo di incantevoli vedute:dalla
Costiera Amalfitana fino ai
Faraglioni di
Capri.